TRATTAMENTO OCCLUSIVO CON GAMBALE


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L’ulcera è un epifenomeno di varie patologie (diabete, lesioni ateromasiche, traumi, decubito, insufficienza venosa cronica) con insufficiente apporto ematico periferico. L’ulcera è una lesione esposta e, in quanto tale, infetta. Il binomio infezione-ipossia non permette la restitutio ad intergrum.
La pO2 a livello delle lesioni è di 5-10 mmHg, incompatibile con la vita cellulare, con la neo formazione vascolare, con la proliferazione leucocicaria (fagocitosi), per cui si sviluppa infezione.
A questo punto intervengono i leucociti che però proliferano a tensioni locali di ossigeno superiori ai 30-40 mmHg. Si conclude che la tensione di ossigeno è la “conditio sine qua non” al biochimismo cellulare e quindi alle normali funzioni tessutali. La cicatrizzazione è possibile in quanto il collagene, che è una proteina di tipo connettivale, può sintetizzarsi a partire dai fibroblasti.

L’ossigeno è fondamentale nel processo di idrossilazione che consente la formazione di un collagene stabile, atto a cicatrizzare.
Se l’O2 è indispensabile nei processi vitali, se l’ulcera è tale in quanto non arriva ossigeno, risulta chiaro che l’Ossigeno-Ozono-Terapia si può e si deve inserire nei protocolli terapeutici delle ulcere vasculopatiche.

Infatti, l’ozono possiede effetto anti-impilamento sugli etitrociti e piastrine, provoca riduzione della viscosità ematica (aumenta la deformabilità eritrocitaria), abbassa la VES, provoca la diminuzione della viscosità plasmatica (per diminuzione del fibrinogeno), consente cessione di ossigeno ai tessuti in maggior quantità ed ha una forte attività antibatterica e antimicotica.

L’Ossigeno-Ozono-Terapia agisce nelle arteriopatie ostruttive croniche periferiche (AOCP) sia per gli effetti emoreologici, che facilitano il flusso sanguigno e l’ossigenazione dei tessuti a valle delle ostruzioni, sia per l’azione stimolante i fibroblasti e la gemmazione vascolare, che favorisce la cicatrizzazione dell’ulcera.

Come avviene il trattamento?  Si pone il piede e la gamba (sono le zone corporee maggiormente interessate da tale patologia) in un gambale in materiale sintetico, chiuso ermeticamente nella sua parte superiore, nel quale si immette la miscela di ossigenoozono nel dosaggio e nella concentrazione appropriate lasciandolo agire per un certo tempo; il tutto dopo aver deterso la piaga ed il tessuto circostante.

Tale trattamento si pratica due volte alla settimana per un totale di 15 sedute.


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